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MEDITAZIONE PER CONNETTERSI ALL’IDEA DELL’ETERNO PRESENTE

MEDITAZIONE PER CONNETTERSI ALL’IDEA DELL’ETERNO PRESENTE


L’idea del tempo lineare viene portata in essere dal fatto che l’uomo vuole esercitare un potere sulle immagini, ordinando le stesse sulla base di dettami logici e razionali che si fondano su criteri di prima e di dopo, di causa e di effetto. 

Al contrario invece, nello stato naturale, il tempo è ciclico. 
Le stagioni si susseguono senza un inizio ed una fine, così come nella visione più arcaica l’uomo percepisce se stesso nell’eterno non nato, mai creato, mai reale, mai irreale. 
L’immagine della morte così come l’individuo attuale la intende, subendola, nasce dall’idea che il tempo finisca e si interrompa, portando il vivente ed il morente ad essere distinti e separati. 

Nel tempo circolare il morente continua a vedere il vivente, divenendone spirito protettore.  
Il vivente dal canto suo non perde mai la facoltà di dialogare con i morti nell’invisibilità.  
Si potrebbe dunque affermare che, la chiave dell’immortalità risieda allora nella capacità di unire il visibile all’invisibile in una sola immagine complessa, ottenuta dall’azione simultanea dei due occhi che guardano fuori e rappresentano la conoscenza, con l’occhio interiore, dimorante nella fede e nella capacità di amare. 

La dimensione del tempo lineare è quella del pensiero logico ed analitico. 
Essa, richiedendo un costante apprendimento, obbliga l’individuo allo sforzo personale. 
Nella ciclicità invece, la vera conoscenza è un dono, un regalo proveniente dall’alleanza con la propria ombra, nella consapevolezza di essere incondizionatamente amati e nella certezza che tutto ciò di cui abbiamo bisogno venga concesso ancora prima di chiederlo, poiché per ottenerlo ci si è concentrati non tanto sullo sforzo personale, quanto sulla capacità di sacrificare all’anima del mondo vecchie credenze, paure e limitazioni. 

Tutte le volte che hai un obiettivo che ti sta a cuore, vai in mezzo ad un bosco e respirando profondamente rivolgiti a lui ripetendo queste parole: 

“Mentre rifletterò sul lasciare andare, ti prego guidami alla realizzazione del mio obiettivo. 
Non permettere che io inciampi o devii. 
Consentimi di rimanere sul cammino e raggiungere la meta senza esitazioni. 
Libera la strada dagli impedimenti e fai che la rete dei predatori non mi sia nemica.” 


Ciò che sei disposto a dare e dunque la tua capacità di morire nel passaggio dal respiro precedente a quello successivo, è di gran lunga più efficace di ogni sforzo personale! 

Lo Staff di Yoga Studio