Dedicato a tutte le mamme nei magici nove mesi nei quali si preparano a dare alla luce una nuova creatura.
Ogni sessione ha la durata di 60 minuti e si svolge nella giornata del giovedì dalle 19.00 alle 20.00, presso i locali de La Bottega di Yoga Studio in Corte Policreti, Corso Vittorio Emanuele 16 a Pordenone.
La conduzione del percorso è a cura di Elena Parussini, insegnante di Educazione Fisica, Istruttrice di Hatha Yoga in Gravidanza, Educatrice del Movimento Somatico.
La proposta, volutamente di natura eperienziale, è incentrata sull’esecuzione di sequenze di posture tradizionali, tecniche respiratorie, semplici meditazioni, attivazione di momenti di profondo e rigenerante rilassamento. L’obiettivo è concedere alla praticante di lavorare sull’integrazione dei pattern neurocellulari di base o BNP, richiamando gli stessi come primarie sillabe di movimento nella loro progressione evolutiva che, dall’esperienza fluida a livello cellulare, li porta successivamente ad essere registrati ed organizzati nel sistema nervoso centrale, come vere e proprie memorie motorie. Esistono filogeneticamente nell’evoluzione del regno animale, ontogeneticamente nelle diverse tappe di crescita del neonato e del bambino ed iniziano a comparire nei primi quaranta giorni di vita intra uterina. I BNP si manifestano stimolati dalla relazione e dall’interazione dell’embrione/feto con le pareti uterine, prima; dal soggetto con l’ambiente circostante, poi. Sono una manifestazione esterna di una modalità di programmazione neurologica interna.
Comprenderli ed incorporarli nel loro avanzamento, può favorire la piena realizzazione delle risorse evolutive di ogni singolo individuo. Quando ci sono difficoltà di sviluppo e/o disorganizzazioni di tipo neurologico, possono aprire la via ad una rimappatura del sistema nervoso centrale, creando un maggior senso di agio e controllo.
Ripercorrerli in questo periodo di potente connessione con le forze della Natura, concede alla mamma di esperire a livello corporeo, gli stessi eventi che la creatura che sta portando in grembo, integra per prepararsi, una volta uscita dallo stesso, a relazionarsi con lo spazio, la forza di gravità, la luce, la pelle della mani che lo accoglieranno. Ciò risveglia una antica, selvatica e quanto mai potente connessione, atta a promuovere per entrambi un nutriente senso di sicurezza, cura, rispetto e protezione di un reciproco spazio “interno”. Prepara la donna ad accogliere il parto come un vero e proprio “rituale di passaggio”. Dona alla stessa la capacità di supportare attraverso il tocco, il movimento, il respiro, la modulazione del sistema nervoso centrale del suo piccolo nel progredire successivamente attraverso le varie tappe evolutive che nel primo anno di vita lo vedranno transitare dal decubito supino, al rotolamento, al decubito prono, allo strisciare, all’andatura quadrupedica ed infine alla deambulazione in una condizione di verticalità.
Per partecipare alle sessioni ed ogni ulteriore dettaglio, contattare Elena inviando un WhatsApp al 328 051 6259 .
Un’esperienza di “maternage” naturale, supporto, contenimento, confronto e suggerimenti per la salute della mamma e l’accudimento del piccolo nel suo primo anno di vita. Nasce come un gruppo che senza soluzione di continuità si alimenta delle reciproche esigenze e differenze. Un cerchio perfetto che si stringe in un abbraccio, guardandosi negli occhi, elaborando una strategia comune di sostegno.
Ci saranno anche occasioni in cui mettersi in gioco con laboratori esperienziali, attività manuali e proposte utili per le mamme e i loro bambini dentro e fuori la pancia.
Ogni mercoledì mattina con Giulia De Lorenzi, presso La Bottega di Yoga Studio in Corte Policreti, corso Vittorio Emanuele 16, Pordenone.
Per diventare parte del cerchio contattare Giulia al 338 411 1319.
Cosa significa accudire?
Come si comporta il cucciolo d’uomo e qual è la sua indole da un punto di vista dell’intelligenza biologica?
Dalle culture del passato fino ad oggi com’è stata affrontata tale tematica?
Questo e molto altro negli incontri informativi dedicati a PORTARE IN FASCIA, condotti da Giulia De Lorenzi il sabato mattina presso la La Bottega di Yoga Studio in Corte Policreti, corso Vittorio Emanuele 16, Pordenone, e rivolti ai futuri ed ai neo genitori.
Piccole regole affinché il “portare” sia sempre eseguito in sicurezza e nel confort tanto per il bambino quanto per il genitore, prendendo in considerazione ogni supporto che il panorama della fascia ad oggi offre: marsupi, mei-tai, fasce tessute lunghe, fasce ad anelli, fasce in jersey.
Perché portare in fascia?
Per aiutare il piccolo d'uomo ad abituarsi, in sintonia con i tempi che appartengono alla ciclicità della Natura, alla vita fuori dall'utero: avvolto nella fascia si sente contenuto, protetto, tranquillo ed al sicuro, come nella pancia della mamma.
Il dondolio che prima, nella sua vita intra uterina “di pesce” lo cullava, continua ora a perpetrarsi nel mondo, stimolando così il riflesso tonico labirinto, legato alla capacità di orientarsi nello spazio, in presenza di gravità.
Lo stretto contatto corporeo con la madre, primaria figura di accudimento, sostiene quel processo chiamato “bonding” la cui traduzione dall’inglese riporta i seguenti termini… attaccare, vincolare, incollare, cementare. Tutto ciò accade risvegliando quei primordiali istinti nascosti e presenti in ogni mammifero, che rispondono in maniera inequivocabilmente efficace alle esigenze di sopravvivenza del cucciolo ed in definitiva dell’intero branco.
Supporta i bimbi nati prematuri e con parto cesareo, offrendo una condizione di contenimento atta a stimolare la pelle degli stessi, promuovendo così un vitale aumento del tono muscolare, necessario ad un corretto sviluppo motorio.
I papà, grazie alla fascia, vivendo una dimensione di profondo contatto con il proprio figlio, possono sperimentare un ruolo da protagonisti e gettare le fondamenta per una sana e rassicurante relazione.
Per ogni dettaglio e per conoscere le date in programma, contattare Giulia al 338 411 1319.
Giulia De Lorenzi
Quando diventai mamma di Amelia ero fermamente convinta che avrei voluto portarla in fascia: avvolgerla sul mio petto e al contempo potermi muovere era una necessità per me. Talmente grande era la mia curiosità e la mia passione per questa modalità di accudimento, che decisi di frequentare il corso Portare i Piccoli a Milano: 1 anno di formazione culminato con la certificazione a dicembre 2018. Potevo finalmente condividere quello che avevo imparato con tutte le mamme che come me desideravano portare in fascia le loro creature. Nel frattempo arrivò anche Olivia: nata piccolissima, ricercava il contenimento e allo stesso tempo il movimento, perciò la fascia fu la scelta più ovvia e naturale per noi. E così è stato anche per la mia terza creatura, Cecilia.
Ho frequentato altri corsi di aggiornamento e formazione, ma al contempo ho appreso sul campo, seguendo mamme che con i loro bambini chiedevano il mio aiuto.
Nel mio percorso di mamma ho imparato che la teoria appresa in una scuola di formazione è solo una base. Una tela su cui adattare le mille sfumature che ogni diade mamma-bambino vuole dipingere, una tela pronta ad accogliere la moltitudine di sfaccettature e prospettive che il portare permette di esprimere.
SENSAZIONE, EMOZIONE, AZIONE
L’Anatomia Esperienziale del Body-Mind Centering
Bonnie Bainbridge Cohen
Epsylon Editrice
BASIC NEUROCELLULAR PATTERNS
Exploring developmental movement
Bonnie Bainbridge Cohen
Burchfield Rose Publishers
LA PRIMA FERITA
L’influenza dell’imprinting sul nostro comportamento umano.
Willi Maurer
Terra Nuova Edizioni