Visto che la tua possibilità di muoverti è estremamente limitata,
che cosa c’è di meglio che affrontare un viaggio tra i mondi?
Lo sciamano per esempio, si muove sempre nelle tre dimensioni:
il mondo dei cieli, il mondo infero ed il mondo di mezzo.
Il mondo infero è la dimensione degli avi, degli antenati, di chi ha lasciato il corpo, di chi non è ancora nato, delle vite passate, delle possibilità perdute, dei ricordi, delle emozioni andate, di ciò che non rammenti più.
Esso è una sorta di sub – cosciente.
l mondo dei cieli invece, è la sfera delle idee, dello spirito guida che,
secondo gli Jakuti della Siberia, abita all’interno del Grande Cielo Blu.
Il Tengrismo, la visione animista dei popoli nomadi dell’Asia Centrale sostiene che in cielo, abitino gli dei, le dee… le idee!
C’è una corrispondenza tra la sfera dei cieli e quella infera: si riverberano l’una nell’altra.
I tuoi avi, se ti guardi alle spalle, danno la dimensione delle ispirazioni che potrai avere nel futuro.
E le visioni che affiorano alla tua consapevolezza ora,
fanno emergere le memorie perdute che puoi sempre ritrovare.
Lo sciamano è capace di fare questa operazione straordinaria: volgendo lo sguardo al cielo intuire il passato e scrutando nella terra, comprendere il futuro, poiché questi due aspetti della manifestazione si compenetrano a vicenda, riflettendosi reciprocamente e tu qui, nel mondo di mezzo,
sei il risultato di questo meraviglioso gioco.
Ed allora approfitta del “blocco” planetario che stai vivendo, per viaggiare dentro, invece che fuori!
È un’arte. Come fare?
Ti sei soffermato a guardare il cielo ogni tanto?
Prova a ricordare un meraviglioso cielo limpido, pieno di luce e di sole, oppure una volta stellata, pregna di luna.
Quello che vedi non è mai casuale e soprattutto non è mai oggettivo. Mai!
Se tu guardi il cielo ora, immancabilmente farai affiorare in te delle doti, delle capacità, dei momenti della tua infanzia…sono riflessi in esso! Quando guardi la terra, allo stesso modo, avrai la chiara visione di ciò che nascerà sotto i sassi sui quali hai appoggiato i tuoi piedi.
Sarà il futuro… il cosiddetto futuro poiché in realtà passato e futuro sono simultanei.
Tutto è eternamente contenuto nell’ attimo presente.
E tu dirai, “come faccio a guardare la terra e a vedere il futuro?”.
Devi avere fede nella possibilità di vedere.
Stasera esci fuori e guarda il cielo. Guarda il cielo e ripeti a te stesso:
“queste stelle che vedo parlano del mio passato.
Queste stelle sono emozioni, ricordi, i miei stessi antenati”.
Incomincia a ripeterlo e vedrai che notte dopo notte, osservando il cielo stellato, e giorno dopo giorno, sprofondando nella chiara luce del sole, svilupperai la capacità di vedere nel cielo il tuo passato, di riconoscerne emozioni, far emergere talenti. E poi ugualmente allenati ad avere fede nella terra e replica:
“sto vedendo il mio futuro, sto vedendo tutte le mie possibilità future di avere fede…fede nel fatto che posso vedere!!!
L’individuo pensa che vedere sia discernere solo con gli occhi che guardano fuori, nella mappa mentale della realtà e
tutto ciò che non può associare ad essa, è come se non lo scorgesse.
Esso inoltre, ha la convinzione di poterlo fare in tempo reale.
Vedere non è questo… ciò ne è solo un piccolo aspetto.
Se ti eserciterai nel rituale di immergerti nel cielo ed avere fede nel fatto che puoi comprendere in esso il tuo passato e riviverlo, assaporandone le emozioni ed i ricordi; se ti allenerai a stare nella terra e ad avere fede nel fatto che puoi tessere in essa la trama del tuo futuro, allora ti succederà magari una mattina di svegliarti ed avere una netta, chiara
precisa percezione di ciò che ti accadrà.
Oppure ti capiterà alla sera, prima di addormentarti, di ritrovare in te emozioni che avevi da bambino, da adolescente o sensazioni che neppure ti appartengono e non sai come descrivere…
Questo è il viaggio tra i mondi: una continua e costante fede nell’invisibile ed in tutto ciò che hai sempre rimosso dalla
tua personalità, considerandolo inaccettabile.
Lo Staff di Yoga Studio
09 Marzo 2021