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MEDITAZIONE PER SUPERARE LA FINE DI UNA RELAZIONE

MEDITAZIONE PER SUPERARE LA FINE DI UNA RELAZIONE

Psiche è memoria.
Poiché la sua missione è ritrovare Amore, deve ad ogni costo mantenere il ricordo di quel tempo in cui era inscindibilmente unita ad esso.
Smarrire l’idea dell’origine, per lei significherebbe perdersi.
Psiche è anima e se l’anima abbandona l’orma dell’unione primigena, consuma se stessa.
È facile allora comprendere come, non dimenticare, sia parte della sua missione.
Psiche è corpo, è materia e non vuole lasciare andare i ricordi fisici.
La traccia di una relazione in cui c’è stata una vicinanza carnale profonda, attraverso il toccarsi, l’annusarsi, il baciarsi, ha lasciato registrato un ricordo potentissimo.
La morte è il ritrovamento di quel nesso con l’origine perché in essa i confini, i muri, le separazioni si dissolvono e tutto si rivela nell’ unione con l’ infinito.
Mantenere la consapevolezza e nutrire la fede in questo processo è fondamentale altrimenti il trapasso, invece che
vincolo, diventa cancellazione, caduta, crollo, tragedia.
Psiche deve mantenere la reminiscenza profondissima affinché dipartita,
sia armonia e non afflizione, risveglio e non catastrofe.
Se un ricordo diventa profondo, essa lo vuole custodire…
quando l’impronta di lui o di lei è scesa nell’intimo spessore della memoria cellulare, Psiche deve affrontare una morte
in vita per potersene separare. Il dolore scatta nel momento in cui la relazione diventa riecheggiamento.
Fintanto che c’è la presenza fisica e la possibilità di accarezzarsi, sentirsi, e stare vicini, tutto è perfetto.
Nella separazione non c’è più questo sfioramento… esso diventa segno passato e lì, scatta il tormento.
Il dispiacere si manifesta non quando ci allontaniamo dall’ altro, ma nell’ istante in cui dobbiamo slegarci dal suo ricordo.
La contrizione non è la conseguenza del fatto che la relazione è finita ma, che la stessa diventando rievocazione,
chiede inequivocabilmente a Psiche di morire!
Il meccanismo di mantenere il ricordo è qualcosa di così profondo in lei che, deve destrutturare completamente se stessa per potersene separare.
La memoria, quando è così radicata, è una realtà complessa nella quale il tutto è nella parte e la parte è nel tutto.
Snodarsi da una persona o da un racconto viscerale vuol dire disunire se stessi.
Come fare allora?


UTILIZZANDO L’ATTENZIONE COSCIENTE NELLA CONSAPEVOLEZZA CHE, CI STIAMO DISGIUNGENDO DALLA TRACCIA DI UN ESSERE INCONTRATO O DI UN LUOGO E NON DAL RICORDO DI AMORE E DELLA SUA MISSIONE.


Rinforzare il senso della missione significa rinforzare il sé, non l’io, non l’ego ma, il compito più profondo dell’anima di
ritrovare eros, il divino… OVUNQUE!!!
L’unione delle origini è, nella manifestazione stessa. La missione dell’anima è riconoscere ciò.
Lui, lei, un luogo, rappresentano solo una tappa e non l’obiettivo finale.
Dunque possiamo separarci dal ricordo dell’ altro.
Poi bisogna dare il tempo a Psiche di fare il suo viaggio nell’ invisibilità vivendosi il lutto di questo allontanamento.
Essa deve morire e poi rinascere…è straordinario che esperisca questa morte in vita poiché da essa riceve forza, energia, ispirazione, conoscenza, inclusione e testimonianza.
La relazione allora raggiunge il suo culmine quando affrontando tale processo di separazione dal ricordo fisico… dalla memoria cellulare, attraverso il discernimento nella comprensione profonda che lui o lei sono solo una tappa del cammino, ricorda a noi stessi chi siamo veramente.
Quando una relazione finisce; nel momento in cui una persona cara lascia il corpo; se devi separarti da un luogo a te molto intimo, per un minuto, almeno tre volte al giorno ripeti a te stesso.


“Io non sono il mio io, io non sono il mio ego.
Io sono il sé e la missione di ritrovare Amore…
e in quanto sé, io basto a me stesso.
In questa missione non ho bisogno dell’altro”.

Si nasce da soli, si muore soli.
Nascita e morte rappresentano l’apoteosi della missione dell’anima nel passaggio all’ unione con il Tutto.
In questi momenti sei solo. E sei il sé. Che compie la propria missione da solo.
Ricorda chi sei!


Lo Staff di Yoga Studio