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MEDITAZIONE PER ESERCITARE L’ARTE DI AFFIDARSI ALL’EVENTO

MEDITAZIONE PER ESERCITARE L’ARTE DI AFFIDARSI ALL’EVENTO

La mente è una lama che, attraverso il chiacchiericcio dei pensieri, allontanandoti dall’attimo presente, grossolanamente si adopera per separarti dalla Natura.

All’opposto il silenzio è il principio con il quale, dimorando nella rivelazione, puoi dischiudere il tuo sguardo interiore alla vera conoscenza.
Esso accade quando ti affidi all’evento e anziché cercare di vederlo, gli chiedi semplicemente di mostrarsi a te.

Puoi attraversare mille volte un bosco senza scorgerlo, nonostante tu prenda il tempo per soffermarti a guardarlo, scrutando con attenzione nella vegetazione più fitta.

Poi, un giorno, chiedendo alle piante di mostrarsi, ti capiterà semplicemente di compiere un atto di umiltà, e da lì instaurare un dialogo fatto di spazio, attraverso il quale gli alberi possono finalmente rivelarsi al tuo cuore, nella loro essenza.

La stessa cosa accade per ogni immagine della vita che hai intenzione di conoscere veramente.
Come puoi pensare di unirti ad essa, utilizzando il coltello affilato della mente ordinaria che divide e separa secondo il principio di causa ed effetto?

L’esistenza è un grande mandala in cui ogni fenomeno è un messaggio dell’anima.

Il mistico conosce il linguaggio della stessa ed attraverso la capacità di leggerne i fili invisibili, tessuti con una trama fatta di fede ed un ordito tinto d’amore, comprende nella memoria di ogni sua cellula le informazioni che appartengono al grande libro dell’universo.

Amare ed affidarsi significa aprirsi alla rivelazione.
Se ami la foresta e ti affidi alla Natura, allora le piante ti si mostrano.
Allo stesso modo, se ami ogni evento dandoti ad esso, per quanto perturbato possa apparire ai tuoi occhi, allora lo puoi conoscere.

Non analizzare, giudicare, definire, discriminare, categorizzare ma,
semplicemente permanere in uno stato naturale di silenzio dialogando con le impressioni, nel puro esserci dell’unione . . .

Ricorda però, che nessuno può esistere da solo!
Per nascere è necessario che qualcuno ti percepisca.
Il fatto di “esserci” dipende dall’impressione che l’altro ti rimanda . . .
È l’altro che ti conferma il tuo essere vivo.
Senza di lui, capace di includerti, tu non ci sei.

Il silenzio mentale è quando semplicemente senti di esistere nello stato naturale all’interno del quale riconosci te stesso, nella misura in cui concedi all’altro, in questo caso alla Natura, di rimandare la tua immagine.
Allora il pensiero non sarà più una lama, ma luce, forza, magia, preghiera, cura, illuminazione!

Ti accorgerai che, tra pensare e creare, non c’è differenza alcuna e dimorerai così in un eterno stato di estatica catarsi.

Per un minuto, almeno tre volte al giorno mentalmente ripeti la seguente formula poetica:

“Poiché è creativo, l’amore è superiore a qualsiasi altra motivazione dell’agire. Evento, rivelati a me!”.

La vera arte è pura espressione dell’essere umano quand’egli è in piena armonia con la Natura . . . non dimenticarti di dialogare con essa!!

Lo Staff di Yoga Studio