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MEDITAZIONE PER DIVENIRE UN DIO PER QUALCHE ORA

MEDITAZIONE PER DIVENIRE UN DIO PER QUALCHE ORA

La ruota del Samsara è il grande cerchio del divenire dell’esistenza.
Un turbine di immagini che vorticano intorno a due perni:
l’impressione di nascere e di morire e poi, di rinascere e di rimorire… e così via!
Nelle varie incarnazioni, puoi trovarti nei panni di diversi esseri a seconda del tuo karma,
cioè dei “meriti” e dei “demeriti” che hai acquisito in precedenza.
La ruota del Samsara perciò è divisa in sei grandi parti che si chiamano universi… in uno di essi dimorano gli Esseri
Umani; nell’altro i Deva, che vivono vite lunghissime nel piacere e nella beatitudine; gli Asura, che sono ugualmente dei,vivono sempre vite longeve ma soggette al dolore, alla sofferenza, alla rabbia ed alla frustrazione.
I Deva e gli Asura sono quindi due facce della stessa realtà… due mondi che si riflettono.
Poi ci sono i due universi dei Preta e dei Naraka.
I Preta, detti anche spiriti famelici, vengono disegnati con un ventre grandissimo, una gola stretta ed una bocca molto
piccola perché non riescono mai a saziarsi e dunque, hanno sempre fame.
I Naraka, dimorano in una dimensione demoniaca, nell’abisso più profondo.
Poi c’è l’universo dove vivono gli animali.
Di vita in vita e di morte in morte ciascun individuo, in relazione al suo karma,
può divenire Essere Umano, Animale, Deva, Asura, Preta, Naraka.
In verità queste incarnazioni, non sono altro che stati della coscienza, prospettive dello sguardo!
Perciò un individuo umano può passare in una sola vita, da una all’altra proiezione.
Vuoi essere un dio, una dea per qualche ora?
È possibile… purché tu cambi il tuo punto di osservazione.
Come si fa questo? Con il rito.
Il rituale, poiché sostiene il cambiamento, è la chiave di volta. Esso è alla base della vita.
Tutta la vita è rito solo che, gli individui sono inconsapevoli del fatto che lo stanno mettendo in scena.
Qual è quel rituale per entrare nell’universo degli Deva ed in questa vita incarnare un dio o una dea?
Non c’è che un rituale, il rituale del sacro… il darsi, l’offrirsi. Offrire le tue credenze!
Questo è il rituale che ti permette di incarnare una dea, un dio senza aspettare di rinascere,
morire e migrare nella ruota del Samara.
Vuoi provare? Devi lasciare andare le certezze.
Come fare? Vuol dire vivere senza mai pensare a quello che viene dopo. Agire in ogni istante.
È una prospettiva che dovrebbero assaporare tutti… comportarsi senza alcuna veduta di quello che accade dopo:
privati della capacità o volontà di conoscere e di sapere ma, soprattutto spogli della minima forma d’ansia per il fatto
di non saperlo. Essere costantemente nell’attimo presente. È un esercizio.
Accogliere il piacere immoto che si manifesta nella beatitudine.
Poi però decidere di ritornare perché, l’incarnazione più ambita, rimane sempre e comunque il benedetto corpo umano.
I Deva infatti, permangono nel piacere ma, alla fine risultano intossicati da esso, non potendo così raggiungere la liberazione finale.
Bisogna ancora una volta morire e rinascere!
Puoi compiere il rituale da solo.


Prenditi un paio d’ore nelle quali dici a te stesso:
“in questo tempo che ho davanti, agirò, farò, vivrò senza sapere cosa e
mi lascerò totalmente trasportare dal flusso”!

Il divino si manifesta in tutte le immagini che incontri… esse, dipendono dalla tua relazione con Dio!
Provaci!!!

Lo Staff di Yoga Studio